giovedì 4 giugno 2015

Pillole elettorali/1. ‪‎Regionali‬ 2015: ‪Pd‬ e ‎M5S‬. Campania

Dopo ogni consultazione elettorale le opinioni, le idee e le valutazioni politiche contano ma ancor di più pesano i numeri. Freddi, lucidi, inappellabili, i numeri dicono come va e come non va permettendo di capire in poco più di qualche riga se un soggetto politico ha funzionato oppure no. 
Guardiamo cosa è accaduto dalle regionali 2010 fino a quelle 2015 passando per le politiche 2013 e per le europee 2014, alle varie liste.
Partiamo dalla Campania per proseguire verso le altre 6 regioni chiamate al voto il 31 maggio 2015.

Nelle regionali 2010 il Pd arrivò secondo, dietro il Pdl, con poco più di 590mila voti crescendo in occasione delle politiche 2013 di circa 160mila voti in più (653.173) e proseguendo il trend positivo fino alle europee 2014 quando raggiunse quota 823.183 voti. In questa tornata, nonostante la vittoria di De Luca, la lista del Pd ha visto un tracollo quasi dimezzando i voti (443.722). Dato preoccupante se si considera che nemmeno sommando quelli delle due liste “civiche”, De Luca Presidente (11.698) e Campania Libera (108.921), si sfiora il risultato del 2014. 
M5S dal canto suo disegna una parabola analoga nelle ultime due competizioni. Partiti nel 2010 con poco meno di 37mila voti hanno registrato il salto di qualità nel 2013 sfondando quota 660mila per poi ridursi a 528.371 nel 2014 e infine poco oltre i 328mila voti quest’anno. 
La ‪‎Lega‬ che in generale ha registrato il miglior risultato tra il 2010 e il 2015 non ha presentato alcuna lista alle regionali 2010 e alle ultime per cui non è possibile effettuare alcun confronto.